1 settembre 2014

Mi apro alla chiusura...

Buongiorno Stelline!
E' passato talmente tanto tempo da quando ho scritto un post su questo blog che quasi non ricordo nemmeno piu' come si faccia, mi sono immaginata moltissime volte davanti a questo schermo, tentando di scrivere questo post, l'ultimo post.
Sono successe un sacco di cose da quando ho scritto l'ultima volta, e se dovessi recuperare tutto ci vorrebbe una marea di tempo, e verserei lacrime che non credo nemmeno di avere.
Iniziamo dalla base, sto scrivendo questo post dall'Italia, da casa mia, una casa che ho rivisto prima del tempo destinato al mio ritorno ma che nonostante tutto sapeva di dolce, sapeva di amore sapeva di casa.
La storia del mio ritorno inizia il 4 Maggio, giorno del mio 19esimo compleanno, e' stato un giorno bruttissimo, ma vi tralascio i dettagli, la mattina avevo fatto Skype con i miei genitori, ero felice, ma poi arrivo' la stangata.
Ho chiesto a mia madre come stesse mio padre, la sua risposta non era che una delle sue solite risposte, bene, ma ecco che spunta un ma: "il papa' sta bene ma martedi' vengono quelli dell'hospis".
HOSPIS una parola una semplice parola che in inglese non ha neanche bisogno di traduzione, una parola che detta in Italia o in America aveva sempre attorno quell'alone di paura e sconforto.
Ho avuto un compleanno terribile con il costante pensiero che qualcosa sarebbe successo, che non ce l'avrei fatta, che mio padre non l'avrei piu' rivisto.
Ho avuto una marea di problemi, con la coordinatrice soprattutto, che per fortuna non vedro' mai piu', perche' anche se non e' mai arrivata ad ammetterlo io le ero sempre stata antipatica e proprio non mi sopportava, soprattutto per il fatto che la lingua tra i denti non fossi proprio capace di tenerla.
Ho parlato con la Counsellor, con Ef, con la mia hfamily con la mia coordinatrice, con il preside della scuola, tutti mi dicevano la stessa cosa: TORNA A CASA.
Ho accettato, una scelta difficile, una scelta dura, ho stretto forte i denti e mercoledi' avevo in mano un biglietto aereo, il sabato sarei ritornata a casa.
Quella sera ho chiamato i miei genitori, una telefonata orrenda, mi sono sentita dire di tutto, avevo il cuore a pezzi, ho pianto pianto e pianto, non ho fatto altro per tutta la notte, finita la telefonata ho dovuta fare i bagagli e lasciare la casa della mia hfamily, quella cameretta che per 4 mesi era diventata il mio piccolo mondo, ho dovuto salutare mia sorella, che mi manca un sacco e con la quale avrei voluto passare molto piu' tempo.
Sono andata a casa della mia coordinatrice, ho lasciato le valigie intatte, non ho toccato quasi nulla, ho tolto i vestiti che avrei usato il giorno dopo per andare a scuola, il mio ultimo giorno di scuola, e poi sono andata a dormire, soffocando in un cuscino le lacrime di un anno che non avrei dovuto finire in quella maniera.
La mattina mi sono svegliata sono andata a scuola, sono andata nel counselling office, ho consegnato il mio computer, i miei libri e mi hanno dato un foglio che avrei dovuto far firmare ai miei insegnanti per il checkout da scuola.
Sono stata dal mio profe di storia per primo, ho pianto davanti a lui benche' non fossi tanto triste di non vederlo mai piu', gli ho dovuto spiegare tutto, e ha pianto insieme a me, mi ha abbracciato e mi ha detto:
Giulia, sei una tosta, ti daro' un batti cinque americano,perche' ci rivedremo presto.
Dopo di lui sono stata dalla mia profe di Psicologia, la mia professoressa preferita dopo G, abbiamo pianto insieme, non voleva crederci, sapeva che un giorno me ne sarei tornata a casa, ma si aspettava che il mio ritorno sarebbe stato diverso da quello che stavo per affrontare:
Giulia, sei stata un dono per l'America, sei stata un dono per questa scuola ma soprattutto lo sei stata per me, sono cosi' felice che tu abbia deciso di essere una mia studente, perche' non avrei mai potuto avere un regalo piu' bello da Dio.
E' stato l'addio piu' brutto, non riuscivo a smettere di piangere, Strube sara' sempre nel mio cuore.
Nessuno dei miei amici se non quelli piu' stretti non sapeva nulla, quando ho dovuto salutare Aurora e Ashton e' stato straziante, Ema non voleva andarsene, anche se sapeva che sicuramente ci saremmo visti.
Il mio ultimo giorno di scuola e' finito dove era iniziato, nella Choir room, ma stavolta con la presenza di due ragazze importantissime, Ashton e la mia Aurorina, e' suonata l'ultima campanella ed io dovevo tornare a casa a malincuore.
Arrivata a casa ho spedito l'unica scatola che nella valigia non era riuscita ad entrare, ho speso un capitale, ma e' arrivata prima quella scatola di me oserei dire.
Abbiamo cenato fuori da Olive Garden, con il pensiero che sarebbe stata l'ultima volta che mangiavo del finto italiano.
La mattina dopo la mia ultima notte in america mi sono vestita stile omino Michelin e a mezzogiorno ho lasciato Casper, ho pianto, ma non mi sono resa veramente conto che stavo lasciando l'America fino a quando non ho lasciato Denver, all'aeroporto sono venute Michele e la mia coordinatrice e fine, avrei voluto un addio diverso, ma questo e' quello che mi sono beccata.
Un volo normale, ho volato bene, viva l'eccellenza tedesca di Lufthansa, penso che mi abbiano guardato malissimo quando ho annusato il pane per 15 minuti, mi sono guardata the wolf of wall street e 12 anni schiavo, rigorosamente in inglese, ormai un film in italiano non riesco minimamente a seguirlo senza notare  che le labbra degli attori dicano tutt'altro rispetto al doppiaggio.
Sono arrivata a Malpensa, con addosso il piumino d'oca e la coperta di pile, tutti mi guardavano, d'altronde a Milano c'erano 30 gradi all'ombra mentre io sono partita con la neve.
All'aeroporto c'era mia mamma e mio fratello con i miei cani, vederli tutti e' stata un gioia immensa, il mio altro fratello era a NY city, il suo obiettivo era quello di farmi una sorpresa per la Graduation, purtroppo le cose sono andate diversamente.
Sono arrivata a casa, ho aperto la porta,volevo vedere mio padre, volevo abbracciarlo, perche' sapevo che nonostante fosse tanto arrabbiato con me sarebbe stato felice di ricevermi ma  la casa era vuota, un silenzio che parlava da solo.
Mi sono seduta sul divano, mia madre mi ha guardato negli occhi dicendomi Giulia devo dirti una cosa...non l'ho fatta finire, l'avevo capito da sola....
A Casper nel Wyoming Usa Giulia Rocchi si diplomava con il massimo dei voti alla Natrona County High School, a Seriate Italia, un uomo esalava l'ultimo respiro.
Ho visto mio padre dopo un anno, mentre dormiva e chissa' che sognava,spero che sia stato anche lui in America, e abbia girato il mondo, un sogno che aveva sempre avuto e che non era mai riuscito a realizzare.
Il ritorno e' stato duro, ma casa era il giusto posto dove dovessi essere in quel momento perche' la mia famiglia aveva bisogno di me in quel momento nonostante l'America mi manchi anche a distanza di 4 mesi ripeto la stessa cosa, questo e' il posto giusto per me ora, forse non lo sara' piu' in futuro ma e' dove devo essere ora.
Ho dato l'esame integrativo a fine giugno, quasi obbligata da dei professori che mi hanno tenuta dentro 1 ora e mezza e non si sono proprio risparmiati nulla, nemmeno la decenza di avvisarmi per tempo visto che la data me l'hanno comunicata 3 giorni prima -.- lasciamo perdere va.
Ho avuto una bella estate, anche se ha piovuto per la maggior parte del tempo e dopo10 mesi di inverno che al confronto quelli di Frozen stavano ai tropici una bella estate a 50 gradi mi sarebbe anche piaciuta ma vabbe' dettagli.
ho fatto una sorpresa ad Ema raggiungendolo a Roma quando e' arrivato in Italia e abbiamo passato insieme 5 giorni splendidi, mi manca troppo <3 p="">Sono stata in Croazia e Bosnia con i miei amici, mi sono divertita, abbiamo riso scherzato e ballato, ho iniziato a studiare per la patente e forse prima di novembre dovrei averla in mano, maledetta motorizzazione che chiude un mese ad agosto.
Mi sono messa a dieta ed ho perso quasi 10 kg ritrovando una forma perduta che forse non avevo neanche mai avuto ma fa nulla.
Ora sono pronta ad iniziare la 5 superiore, un bel diploma e poi si vedra' ho ancora una bella vita davanti! :)
Non volevo che questo fosse un mega post strappalacrime e quindi finira' come deve finire
Questo anno e' stata l'esperienza migliore della mia vita, e' stata dura, ho pianto ma ho anche riso tanto, mi e' stato regalato un sogno che ho sfruttato fino alla fine.
Grazie ai miei genitori, ai miei amici e a voi che avete seguito questo blog.
Splendete stelle del Cielo
Giulia

26 aprile 2014

Weeek off kinda

Buongiorno Stelline,
Come vedete sono riuscita a mantenere il mio buon poposito di aggiornare una volta a settimana, tra l'altro oggi e' il 25 Aprile e quindi buona festa della liberazione a tutti, abbuffatevi, godetevi la primavera e fatevi coraggio che Maggio e' vicino.
Questa settimana non e' stata davvero nulla di che, Pasqua l'abbiamo passata in famiglia e mi e' sembrata una giornata normalissima, anche se devo ammettere che come atmosfera e' stata 100 volte migliore di quella di Natale.
Lunedi': Ok sto fatto che in America a Pasquetta si va a scuola non mi e' piaciuto ecchediamine, ma tutto sommato era una specie di Monday- Friday perche' avrei avuto i due successivi giorni di vacanza visto che non dovevo svolgere l'ACT o il PLAN che sono due test richiesti qua negli Usa.
Spiegarvi cosa sia e' veramente complicato. l'ACT e' il piu' importante, e' una pecie di prova invalsi divisa in 4 parti: INGLESE SCIENZE MATEMATICA e poi c'e' una parte di writing, e' un test che dura 4 ore ed e' a scelta multipla.
Il risultato del test influenzera' i college ad ammetterti o meno e inoltre puoi aiutarti a capire in quale ramo sei il migliore.
Io mi ero informata riguardo a quali universita' lo accettassero in Italia e se servisse a qualcosa, nessuna delle universita' a cui sono interessata lo accetta o lo ritiene utile e quindi ho deciso di risparmiarmelo.
Martedi': Primo dei due fantastici giorni off, sarei dovuta essere felicissima e invece papapaaaa mi sveglio e ho una nausea tremenda, la notte non l'avevo passata gran che bene e quindi ho semplicemente pensato che fosse stanchezza.
Arriva l'ora di pranzo e Michele mi da' da mangiare una pasta con salsa Alfredo, era un avanzo e non so da quanto fosse in frigo ma sicuramente da un po'.
L'ho mangiata, sinceramente mentre masticavo sentivo che aveva qualcosa che non andava nel sapore, ma ho mangiato talmente tante cose disgustose qui in America che ho pensato beh avra' usato una salsa diversa e quindi ha un sapore diverso.
Dovete infatti sapere che io sono molto particolare con i sapori, tanto che quando mia mamma mi comprava qualcosa di diverso e me lo spacciava per qualcos'altro la sgamavo subito.
Della serie non mi dire che e' cioccolaLa to lindt quando appena lo addento mi accorgo che e' la sottomarca della lidl.
Btw avevo ragione, quella pasta era decisamente andata a male, e' inutile che vi continui a raccontare, potete immaginare cosa sia successo dopo.
Sono stata malissimo, e in un momento come quello volevo soltanto essere a casa con la mia mamma e il mio barattolone di Plasil.
Mercoledi' mi sono svegliata, ho chiamato i miei genitori su skype per dir loro che stavo leggermente meglio, mi sono sparata le prime 3 puntate del Trono di Spade e ho fatto una doccia che si e' rilevata la piu' idiota delle idee che potessi avere, ero troppo debole e quasi schiattavo a terra.
Io che pensavo di spassarmela per due giorni mi sono ridotta a stare a letto, mamma mia che crimine.
La cosa positiva e' che Lunedi' ero stata da Walgreens e ho trovato una fantastica papera per G a 2.61 dollari al posto che 10 (ah i saldi di Pasqua) e quindi io ed Ema abbiamo il regalo pronto da dargli quando avremo il nosro ultimo concerto (tristezza a badilate).
Inoltre Venerdi' avevo vinto un set per fare i braccialetti in biblioteca giocando alla Roulette e quindi ho fatto una marea di braccialetti, niente di raffinato ma almeno ho passato il tempo.
Giovedi' sono tornata a scuola, non stavo ancora benissimo, ma odio saltare scuola, soprattutto in questo periodo perche' non hai mai tempo per recuperare.
La prima ora ho litigato con il professore di Storia che negava l'esistenza dello Stato del Vaticano, e che e' stato prontamente smerdato con la citazione di Stato Pontificio e Patti Lateranensi.
Psicologia e' stata fighissima, abbiamo passato l'ora a fare test sulla personalita' e ci prendevano in giro tra di noi analizzando i risultati riguardo alle personalita' multiple e ai disordini.
Io sono una Schizzoide ragazzi, e tra l'altro secondo Jung dovrei fare la dittatrice, vai cosi' Giulia e conquisti il mondo.
Cucina e' stata l'ora che ha reso la giornata indimenticabile, in classe dovevamo solamente preparare una salsa e quindi in 15 minuti avevamo finito.
La nostra insegnante ci ha chiesto se potevamo aiutarla con il catering per il banchetto di ROTC, e cosi'ha dato a me e Melissa delle torte da preparare.
Stavo aprendo la mia scatola quando Michaela me la ruba tra le mani e dice IO FACCIO LA TORTA, io la guardo e le dico, no scusa tu stai tagliando le verdure, la torta la preparo io.
Questa tipa mi guarda di sbieco, prende il coltello e puntandomelo mi fa NO IO FACCIO LA TORTA E TU TAGLI LE VERDURE!
La profe e' intervenuta dicendole che doveva calmarsi, io le ho detto che avrei tagliato le verdure cosi' non ci sarebbero stati drammi vari.
Neanche 5 minuti questa tipa si rimette ad urlare, il problema? Ha usato olio di oliva anziche' quello vegetale, io ridevo come un'imbecille mentre se ne correva disperata per la cucina.
Alla fine dell'ora ho chiesto alla mia professoressa se potevo cambiare gruppo, praticamente in quel gruppo sono sempre costretta a fare io i piatti perche' altrimenti loro fanno beccare a tutte una F ogni volta perche' pretendono che il burro si scrosti da solo.
La mia insegnante mi ha dato ragione e che avrebbe penalizzato le mie compagne per la scemata che avevano fatto oggi.
PRENDI E PORTA A CASA STRONZA.
Sono tornata a casa e ho rivisto qualche puntata di The Office, mi sono quasi ammazzata guardando i video di Cotto&Frullato, ho cercato di continuare la lettura di LA DANZA DEI DRAGHI, e poi mi sono fiondata a letto.
Thank godness It's Friday, oggi e' stato un giorno un po' piatto, durante coro G non c'era perche' era ad un festival con Vj e Harmony.
Ho avuto Scienze, maledetta me il giorno che l'ho presa, lo sapevo che dovevo fare lavoro a maglia o agricultura.
a Child abbiamo guardato Frozen, e matematica l'ho passata a fare le parole crociate per gli extra credit.
Ora sono qua che aggiorno il blog fuori dalla biblioteca, magari mi fermo da Starbucks a prendermi un Frappuccino.
Sto iniziando ad organizzarmi per le materie italiane e mentre stavo iniziando a preparare i miei riassunti strategici per filosofia 4 dei miei professori mi sono passati davanti e mi hanno portato caramelle dopo aver scoperto cosa stavo facendo.
Questa e' l'America ragazzi miei!
Quindi ora mi sono mangiata TWIX, SNICKERS, MILKY WAY e un Bounty, mamma mia sono mega carica di zuccheri!
Vi lascio va che vado da Starbucks, magari prendo solo un te va!
Splendete Stelle del Cielo
Giulia

17 aprile 2014

Defying Gravity

Buongiorno Stelline,
questo post nasce mentre sono nella classe di cucina, abbiamo preparato i Red Neck Churros, ci sono voluti solo una decina di minuti e quindi ora abbiamo il resto della classe libera.
Visto che devo impiegare il tempo in qualche modo e che conoscendomi avrei ulteriormente posticipato la stesura (mazza che termine aulico) di questo post parto subito.
Il 14 Aprile, e' stata una data piuttosto importante, ormai non festeggio quasi piu' il mesiversario di quando sono partita,perche' mi ricorda quanto il tempo sia volato velocemente e soprattutto che questa esperienza sta per finire.
Il 14 Aprile e' stato il mio 250esimo giorno negli Usa, fa cosi' strano pensarlo, e ho deciso di suggellare questo giorno con una canzone: Defying Gravity.
Per chi non la conoscesse credo che sia la canzone piu' famosa dal Musical WICKED ed e' cantata da Idina Menzel che per chi non la conoscesse e' la voce di Elsa in Frozen e la mamma di Rachel Berry in Glee.
In particolare di questa canzone mi ha colpito la prima strofa che recita:

Something has changed within me
Something is not the same
I'm through with playing by the rules
Of someone else's game
Too late for second-guessing
Too late to go back to sleep
It's time to trust my instincts
Close my eyes and leap!

It's time to try
Defying gravity
I think I'll try
Defying gravity
And you can't pull me down!

Questa canzone mi rappresenta moltissimo in questo momento, sento di essere davvero cambiata, cresciuta e diventata piu' adulta.
Avevo tanto sentito cambiare di questo cambiamento, di questo viaggio interiore che questa esperienza avrebbe portato, ma quando senti queste cose agli incontri pensi sempre che siano cose dette per vendere il programma.
Vi assicuro che e' tutto vero, perche' questa e' un'esperienza fantastica, ma vi plasma vi cambia in una maniera assurda, e' dura, e' davvero dura tante volte non ti senti capito, sbagliato, non sai cosa fare.
E' un'esperienza che anche se tutto dovrebbe andare magnificamente fin dall'inizio puo' essere vista come una scalata, iniziate davvero dal basso, vi impegnate (tantissimo) e alla fine arrivate in cima, e' dura, richiede fatica, ma vi assicuro che quando siete sulla cima la vista e' meravigliosa.
Ora che mi sento cosi' indipendente non ho piu' voglia di ascoltare gli altri, di essere constantemente ossessionata dalle loro impressioni e giudizi, da quello che pensano e che dicono.
Conosco persone che per vari motivi mi avevano detto di non partire, ed ora di loro non me ne frega niente, io sono partita ho seguito il mio istinto il mio cuore e ho fatto la cosa giusta.
Ho versato tante lacrime durante questi 250 giorni, ma mai un giorno mi sono pentita di essere venuta in America.
Questa esperienza mi ha insegnato tanto e credo che continuera' a farlo per i prossimi 50 giorni, quello che voglio fare ora e' viverli al meglio, seguire i miei istinti, seguire il mio cuore perche' questo e' IL TIME OF MY LIFE e non voglio certamente buttarlo.
La domanda piu' comune che mi stanno facendo ora e' quando tornero' e se ho voglia di tornare, sono sincera e rispondo di si, la voglia di tornare a casa ce l'ho, credo che sia il momento di tornare a casa, di misurarmi con il mondo nel quale sono cresciuta e vedere se riuscira' a sopportare questa nuova Giulia.
Mi manca l'Italia, la mia famiglia i miei amici e perfino la mia scuola, ho voglia di rivederli, ho voglia di tornare, ma so che tutto questo mi manchera'.
Mi manchera' l'America, ma da quello che ho capito fino ad ora non e' il posto giusto per me, non per viverci almeno, tornero' sicuramente per visitarla, ma il pensiero di viverci non mi attira proprio.
Tornero' all'estero? sicuramente sto gia' pensando di partecipare al progetto Erasmus, ma la destinazione ancora non l'ho scelta, ora come ora ho in mente Irlanda Regno Unito o Olanda.
E' solo un'idea messa li', oro ho altri goal da raggiungere, la cosa certa e' che ora come ora la mia voglia di viaggiare si e' amplificata esponenzialmente e non credo che mai si affievolira'.
La mia esperienza si sta per concludere e i nuovi exchange stanno facendo il conto alla rovescia, mamma mia non potete immaginare quanto vi invidio, a proposito dovrei iniziare a leggere qualche dei vostri blog.
Per oggi passo e chiudo.
Splendete Stelle del Cielo
Giulia 

16 aprile 2014

The Sound Of Music - NY part 3

Buongiorno Stelline,
Ecco la terza e ultima parte del racconto riguardo a New York, il post riguardante il viaggio di rientro ve lo risparmio perche' sicuramente uscirebbe di una pallosita' estrema.
L'ultima giornata a New York e' iniziata presto, alle 6 del mattino ero gia' sveglia e pronta per partire per un nuovo tour.
Non tutti pero' la pensavano come me e cosi' ho dovuto aspettare un'ora che tutti fossero pronti, visto che non avevo voglia di svegliare le mie compagne di stanza e che ormai ero troppo sveglia sono andata in Times Square e mi sono presa un Frappuccino in uno Starbucks che era vuoto vuotissimo o.o mai visto uno Starbucks cosi' vuoto.
Ho fatto un giretto da Bella Vita Trattoria Italiana, dove il proprietario voleva offrirmi un lavoro come cameriera e poi sono tornata in Hotel.
Le ragazze non erano pronte ( e te pareva) ma Dallas ed Ema lo erano e quindi avevo per lo meno qualcuno con cui parlare.
Mentre aspettavamo l'ascensore abbiamo fatto dei selfie idioti, potete trovarli su Facebook, sono uno piu' senza senso dell'altro ma chissenefrega.
Dopo un'ora finalmente le ragazze erano pronte, abbiamo preso la metropolitana e siamo andate a Central Park.
Central Park mi e' piaciuto moltissimo, c'erano moltissime carrozze con i cavalli, Newyorkesi che facevano jogging con i cani, ma la cosa piu' bella erano gli scoiattoli che sono come i piccioni di New York, ho dato da mangiare ad uno ed e' stato bellissimo.
Siamo passati davanti al museo che era chiuso vista l'ora e allo zoo.
Dopo il giretto a Central Park abbiamo fatto una sosta da Starbucks che io ho evitato altrimenti sarei diventata una bomba sprizzante alla caffeina e abbiamo preso la metro per andare a vedere la Statua della liberta'.
Non abbiamo potuto prendere il battello per andare a vederla perche' sarebbe uscita una gita troppo lunga, fa niente se dopo abbiamo passato un'ora da H&M, per vedere la Statua della Liberta' che sta solo a NY non c'era abbastanza tempo.
Questa cosa mi ha fatto salire il nazismo e l'ho ripetuta per tutta la giornata.
Siamo stati in un paio di negozi di Souvenir, dove ho comprato le cartoline costo 10 centesimi ma alle quali serviva un francobolo da 2.30 (NAZISMO) e un paio di magliette di quelle I LOVE NY.
Tornando all'hotel mi sono fermata dal CAKE BOSS COFFEE SHOP dove vendevano tutti i prodotti provenienti dalla pasticceria da Carlo, io ho preso una NY Cheesecake perche' sognavo di provarne una vera a NY, e' stato il mio pranzo e ne e' davvero valsa la pena.
Siamo tornati all'hotel e abbiamo avuto un rehersal piu' corto rispetto al solito, per fortuna perche' stavo davvero dormendo in piedi e nemmeno un espresso napoletano doc mi avrebbe salvato.
New York e' la citta' che non dorme mai, si credo di averlo appurato.
Il rehersal e' stato piu' corto perche' ne avremmo avuto un altro a Carnegie Hall, quindi no non ci hanno fatto un favore.
Abbiamo avuto un paio di ore libere per prepararci e poi ci siamo incamminati verso Carnegie Hall per il concerto.
Visto che non tutti sono dei musi fanatici ecco la spiegazione di che diamine e' Carnegie Hall.

La Carnegie Hall è uno dei luoghi più importanti della musica classica e leggera a livello mondiale. Situata a New York nella 7th Avenue, fu costruita nel 1890 dal filantropo Andrew Carnegie.

Io conoscevo questo luogo prima della gita, voci che ammiro hanno avuto l'onore di cantare qua e quindi non vi dico quanto fossi emozionata.
Moltissime persone hanno detto che alla fine non era chissa' cosa, perche' non hanno cantato un solo ma erano in un coro, sinceramente non mi interessa, l'armonia in un coro non si fa da sola, ogni voce e' importante, e quindi non mi interessa se non ho cantato un solo o non c'era il mio nome sul poster all'ingresso, io ho cantato a Carnegie Hall, ho cantato al mio meglio, e' stata un'esperienza che non dimentichero' mai nella mia vita.
Ho sempre cantato in un coro ma nessuno mi aveva mai valorizzato, molte volte si basavano sul mio tono di voce e mi sbattevano nei contralti senza neanche sentirmi cantare, cari direttori ignoranti per essere una soprano non c'e' sempre bisogno di avere una voce acuta che trapana le orecchie, se ne puo' avere una calda e potente.
Finito il nostro concerto siamo andati sul balconcino e abbiamo assistito alla seconda parte che e' stata noiosissima perche' era tutta orchestrale, molti di noi si sono addormentati e sono stati svegliati dallo staff.
La cosa bella e' che lo staff ci regalava scatole e scatole di Ricola, in America non le avevo mai viste prima d'ora e le ho sempre amate, quindi mi ci sono fiondata.
Tornati in hotel per il resto della serata siamo stati svegli a raccontare cavolate, non potevo credere che questa esperienza fosse gia' giunta al termine e dopo 3 giorni in una citta' fantastica come NY non avevo decisamente voglia di tornare a Casper.
Devo dire che questa esperienza mi ha fatto capire che io lontana da una metropoli non potrei mai vivere, molte persone odiano il traffico l'affollamento, l'inquinamento luminoso, ma io no, certo non li amo, ma quando mi trovo nel cuore di Milano Roma o New York mi sento viva.
Io vengo da Bergamo che non e' nulla di che, ma vi assicuro che e' cento volte piu' viva di Casper, forse perche' le citta' italiane hanno il centro dove tutta la vita si svolge e quelle americane no.
Ora che ci penso a Casper non esiste nemmeno una piazza, non so quelle piazzone dove mettono le bancarelle, dove organizzano le feste, dove i bambini si ritrovano a giocare in bicicletta.
Questo riflette la societa' americana che lo stare insieme non ha idea di cosa sia, che preferisce stare da sola per il resto delle volte.
Ok finiamola con questi paragoni socio-urbanistici, non hanno una piazza perche' non sanno dove metterla pace e amen.
Questa e' stata la mia NY trip, un'esperienza che portero' sempre nel cuore, una magia che ha reso questo anno all'estero assolutamente indimenticabile
Splendete Stelle del Cielo
Giulia 



15 aprile 2014

The bite of the Big Apple!

Buongiorno Stelline
Ecco a voi il secondo post sempre a tema NY, d’altrone mi sembra giusto che per ogni giorno venga dedicato un post, anche perche’ ho talmente tante cose da raccontare che verrebbe una bibbia che nessuno leggerebbe.
La giornata e’ iniziata con una sveglia bella presto, le nostre prove sarebbero state al mattino, che onestamente mi ha fatto piacere perche’ cosi’ avremmo avuto tutta la giornata libera.
Finite le prove siamo partiti, dopo un giretto a Times Square, che vi assicuro e’ bellissima pure di giorno, siamo andati al Bryant Park, alla libreria di New York, si era una libreria ma era figa.
Siamo stati al Rockfeller Center, che sinceramente non e’ nulla di che, quindi se volete saltatelo pure.
Abbiamo visto Radio City Music Hall, e siamo andati alla Central Station, ala stazione andate perche’ merita davvero, poi li’ abbiamo trovato un negozio di cioccolatini dove ci hanno coccolato alla grande.
Per pranzo siamo andati da McDonald, e a voi sembrera’ strano, ma non mi piace il McDonald Americano, questo di New York era anche buono, ma quello di Casper e’ davvero immangiabile, mentre quello nel pieno centro di Bergamo fa panini fantastici.
Ah piccola parentesi per I futuri exchange, hanno dei panini diversi, quindi non fate come la sottoscritta che pensava BELLA LI’ VADO DA MCDONALD E NON CI METTERO’ DIECI ORE A SCEGLIERE UN PANINO, no il clown mi ha fregato.
Va beh se proprio vi frega ho preso un double cheeseburger e un sundae perche’ avevo voglia di gelato.
Sulla via del ritorno verso l’hotel abbiamo visto l’Empire State Building sul quale mi sarebbe piaciuto stra tanto salire, ma qualcuno ci aveva detto che era troppo caro e quindi quelle braccine corte dei miei compagni non sono voluti salire.
Senza neanche rendercene conto era gia’ tardo pomeriggio e quindi era quasi ora di prepararsi perche’ alle 8 saremmo andati a vedere Cinderella a Broadway!
Io ero davvero super mega excited, sono una broadway geek, quindi potete immaginare quanto fossi esaltata.
Il musical e’ stato splendido, vi invito a cercare I cambi di costume su Youtube perche’ ne rimarrete davvero sconvolti.
Vedere un musical a Broadway e’ davvero un’esperienza che augurerei a tutti, costa, ma il costo vale davvero la pena, se non avete grande esperienza con I musical o non li amate troppo ripiegate su qualche musical della Disney, quelli non deludono mai.
Prima di tornare all’hotel tutto il coro si e’ fermato a Times Square e abbiamo fatto la mega foto di gruppo, se riesco magari ve la carico qua sul blog.
Scattata la foto sono tornata in hotel, indossavo un vestito e I tacchi e sinceramente girare la sera a NY con quell’outfit non era il Massimo.
Io ero pronta in 5 minuti, secondo me ho tipo un gene maschile che mi porta a non metterci dieci ore per prepararmi, visto che I miei compagni di avventura tardavano ad arrivare ho fatto una sosta all’Hard Rock.
Gli acquisti all’Hard Rock sono davvero banali, ho comprato una maglietta per me, che mi e’ stata scontata perche’ quelle classiche erano finite, e il portachiavi per la mia amica Maria che sta cercando di collezionarli da ogni parte del mondo, per ora siamo arrivate a 8 in due anni, forse 9 se suo fratello si ricorda di portarglielo da Praga.
Sono tornata in stanza, e alleluja finalmente I miei amici erano pronti per partire, era abbastanza tardi e quindi non siamo andati troppo lontano, siamo andati alla Disney Store, e in un mega negozio di caramelle, mamma mia era il paradiso, ah abbiamo anche fatto un salto da Sephora, dove delle fantastiche ragazze mi hanno rifatto il trucco, sante loro.
A Mezzanotte siamo tornati in albergo, sinceramente non avevo davvero voglia di dormire, io ed Emanuele prima che il coprifuoco scattasse siamo andati in un Pizza Place, dove c’erano dei tizi che con finto accento italiano vendevano la pizza che pero’ era stra buono, se vi interessa si chiama PIZZA FAMIGLIA.
Ah parentesi, era un posto italiano autentico, la pizza la preparava un egiziano! No non sto scherzando andate nelle pizzerie italiane, il pizzaiolo e’ sempre egiziano.
Dopo il room check ci siamo tutti riuniti nella stanza di un paio di ragazze e abbiamo giocato a Obbligo o verita’, e’ stato davvero divertentissimo, abbiamo giocato e parlato per 4 ore di fila, mi dispiace ma non posso andare troppo nei dettagli con il racconto di tutto quello che abbiamo combinato.
Siamo andati a dormire alle 4 e mezzo del mattino e la sveglia era alle 6 per andare a vedere Central Park e La Statua della Liberta’.
Tra cambiarsi e farsi la doccia sono andata a dormire alle 5 e il mattino dopo non vi dico come stavo messa, mi sentivo come Daenerys Targaryen, una regina? No vedevo I draghi.
Questo e’ stat oil mio secondo entusiasmante giorno a NY, che dire amo sempre di piu’ questa citta’ devo proprio tornare a  Casper?
La prossima puntata sara’ la Carnegie Hall special, non perdetevela.
Splendete Stelle del cielo
Giulia

New York State of Mind

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Buongiorno Stelline!
No, non attaccatemi ho rispettato il mio accordo di aggiornare il blog una volta alla settimana, il problema e’ che quell cornuto di blogger non mi carica I post, ah MAI UNA GIOIA!
Se tornassi indietro aprirei il blog con Wordpress, Google mi ha deluso troppo.
Per la vostra gioia, vi beccherete 4 post pubblicati lo stesso giorno, eh pace amen, in Italia si avvicinano le vacanze pasquali, vi ho trovato qualcosa da fare mentre ve magnate la colomba e aprite l’uovo di Pasqua!
Ok Giulia tappati la bocca altrimenti scrivi un romanzo al posto dell’introduzione, care personcine tatatataaaaa il post su NEW YORK!
Iniziando con ordine siamo partiti il giovedi dopo scuola, come bagaglio mi sono portata il mio trolley roncato (Italian Style, Italian quality) che ormai h visto piu’ aerei di George Clooney in Up e Tom Hanks in the Terminal, e la borsa da calcio.
Saremmo stati via solo 3 giorni quindi non mi sono portata il mondo, giusto l’indispensabile anche perche’ di stare un’ora al Baggage Claim a Newark non mi andava proprio.
Abbiamo preso il bus (quello giallo tutto mmmericano) e abbiamo guidato per 4 ore in direzione Denver.
A Denver abbiamo passato la notte in hotel perche’ il nostro aereo sarebbe stato la mattina dopo.
Ore 6 siamo pronti all’aeroporto di Denver, che tra l’altro adoro ma va beh sono dettagli, io ormai sono talmente nauseata dagli aeroporti e da tutti I super controlli che ero davanti a tutti.
Il nostro aereo doveva partire alle 6 e papapapaaaa 2 ore di ritardo, e quindi alla fine della fiera siamo partiti alle 8 e qualcosa.
Il capitano per scusarsi (e sai che me ne faccio delle tue scuse, non volate united, la schifo) ha offerto la free tv a tutti.
Devo dire che la televisione gratis e’ stata la cosa migliore del volo, di solito la United ti da’ una lattina intera quando fai lunghe tratte, stavolta con il cavolo un bicchierino di acqua e non c’era nemmeno il ghiaccio.
United ti schifo, ah si questo l’ho gia’ detto.
Durante il terribile volo, pieno di vuoti d’aria e giramenti a vuoto sopra Newark perche’ la torre di commando non sapeva dove far atterrare l’aero, mi sono guardata “The Book Thief” che devo dire mi e’ piaciuto ma  ho trovato anche leggermente pesantuccio in alcuni punti, e meta’ di Frozen, mamma mia quell film lo conosco a memoria ormai e mi chiedo se anche in Italia abbia avuto tanto successo.
Siamo arrivati a Newark e il nostro bus e’ venuto a prenderci per portarci al Westin hotel in Times Square (vi direi di andarci ma costa un capitale).
Siamo arrivati a NY e avevamo giusto il tempo di mangiare qualcosa perche’ poi avremmo avuto le nostre prime prove per il concerto.
Io Ema, Bailey, Corinne, e altri cantanti siamo andati in una panineria di fronte e abbiamo mangiato dei panini che erano la fine del mondo, il mio aveva il Granbiscotto, non vi dico quanto erano felici le mie papille gustative.
Abbiamo mangiato mega velocemente e siamo corsi a cantare, le prove erano in una stanza da ballo immensa, tutta decorata e con quell lampadari di cristallo che sberluccicano tutti.
Sono entrata e un ragazzo della Manhattan Concert Production (MCP e facciamo prima) mi ha detto “CIAO TESORO SAI DOVE DEVI ANDARE?”, io ovviamente lo sapevo, ma quando un bel giovine incravattato si offer di darti aiuto perche’ non rifiutare.
Mi ha indicato il mio post che era contrassegnato da un pass con il mio nome che abbiamo dovuto indossare per tutti tre I giorni, mi ha augurato in bocca al lupo e regalato una matita della MCP.
Eravamo mischiati con altri cori ed io avevo accanto una ragazza che era veramente stonata e pure annoying, per fortuna Brooke e Payton dietro di me mi hanno rallegrato la serata.
Il nostro direttore era mister Alan Raines, che si e’ presentato con una camicia hawaiana per tre giorni di fila, l’abito non f ail Monaco e gli americani non sanno vestirsi.
Sono state 3 ore di rehersal ma sono davvero volate ed e’ stato divertente cantare insieme e instaurare subito un legame con persone che non avevo mai visto.
Finito il Rehersal G ci ha dato il permesso di girare per Times Square visto che non eravamo ancora usciti per NY.
Che dire, toglie davvero il fiato, non sapevo dove guardare, non potevo credere che mi trovavo davvero li.
Io Ema Kayla Dallas Drew e Sofia siamo stati insieme tutta la sera, siamo stati al M&M’S world, dove ho visto il muro di m&m’s piu’ grande del mondo,da ToysRUs, un negozio di giocattoli talmente grande che all’interno ha una ruota panoramica.
Abbiamo passato qualche minuto da Forever21 e H&M di cui non me ne fregava davvero una mazza e poi era gia’ ora di tornare al WEST IN per il coprifuoco.
Il primo dei giorni a NY non e’ stato questo gran che, e’ stato il giorno del viaggio, ma vi assicuro che quando ho realizzato di essere davvero nella grande mela mi e’ mancato il respiro.
Splendete Stelle del Cielo
Giulia

1 aprile 2014

Twin's Exchange

Buongiorno Stelline,
Sono di nuovo sul blog, questa giornata merita di essere davvero raccontata, perche' e' stata akward ma spassosissima allo stesso momento.
La vera protagonista della giornata non sono stata io, eh non si puo' avere tutto dalla vita, ma i gemelli Frascadore.
Come sapete, Ema ha un gemello Emiliano, anche lui e' un exchange student negli Stati Uniti, precisamente in Michigan, e per questa giornata hanno deciso di scambiarsi.
Sisi, avete capito bene, scambiarsi, Ema e' andato in Michigan, ed Emi e' venuto qua a Casper.
Sono gemelli omozigoti, e quindi identici, ormai pensavo di essere diventata troppo brava a distinguirli come tutti gli altri, e invece sono riusciti a fregarci, ma iniziamo con ordine.
Ieri sera ero a letto a guardare video di Youtube, tra l'altro se avete qualche Youtubber da suggerirmi fate pure, perche' ho quasi finito di vedere tutti i video dei canali a cui sono iscritta, vi dicevo, ero a letto a guardare video di You Tube, quando Emanuele mi scrive un messaggio:
"Hi Giuly, Emi is gonna wait for you at my locker at 7.50 tomorrow,  He shouldn't be late, I will miss you so much"
Ho riletto il messaggio 3 volte, dapprima ho pensato ma perche' diamine di motivo sta scrivendo usando la 3 persona? e poi quell'Emi, beh ma magari e' un errore di battitura, ma vorrebbe dire che qualcun altro sta usando il suo telefono, no no non ha senso.
Gli ho risposto con un Hold On, e lui mi ha spiegato che per la giornata di oggi lui e suo fratello si sarebbero scambiati, io pensavo che stesse scherzando, che non fosse assolutamente vero, e invece leggendo su Facebook ho visto uno stato in cui lo diceva.
Ho seriamente pensato che non l'avrebbero mai fatto, che fosse tutto un grosso scherzo.
Stamattina arrivo a scuola, presto come sempre, vado davanti alla classe di cucina che e' di fronte all'armadietto di Ema, aspettandomi che lui arrivasse e mi dicesse che era tutta una cazzata.
Mentre aspettavo mi sono distratta a parlare con un paio di amici, normalmente Emanuele si aggiungerebbe a me e andremmo insieme in classe, e invece sento la campanella suonare, mi giro e vedo un ragazzo davanti al locker di Emanuele, lo apre e ci mette dentro la sciarpa.
Mi avvicino, mi guarda, e mi chiede ARE YOU GIULIA? Ero stupefatta, sbalordita, l'avevano fatto sul serio, non ci avrei mai creduto.
Saliamo insieme le scale e arriviamo nella choir room, G lo vede arrivare e inizia a dire Ema adoro il tuo nuovo taglio di capelli e' bellissimo e bla bla. Io guardo G e gli dico in un orecchio G quello non e' Emanuele, G mi guarda e mi dice serio? con la faccia ancora sbalordita guarda questo ragazzo che si avvicina e gli dice Ciao sono Emiliano Frascadore, piacere di conoscerti.
G rimane letteralmente senza parole, mi guarda e non sappiamo cosa dire l'uno all'altro, le poche persone che sono nella choir room ci guardano e si dividono tra quelli che non ci credono e quelli che cercano di trovare ogni minima differenza.
Avrei voluto una telecamera per quel momento, era stato troppo akward e assurdo, ma e' stato davvero divertente.
Durante Choir G doveva aiutare sua moglie e quindi e' stato via per tutta la lezione, odio come la classe cambi quando non c'e' lui, praticamente tutti iniziano a cazzeggiare e disturbare, tanto che dovevamo scegliere le canzoni per il concerto di fine anno ed e' stata una tortura per tutti, perche' le persone non prendevano le cose seriamente.
Scienze saltata grazie al favoloso Senior Meeting, abbiamo scattato la foto di classe e la cosa figa e' che Ema c'era ma teoricamente non c'era, vorrei una gemella anche io, potrei usarla come controfigura, mi andrebbe bene anche un Cyborg muahahahaha.
Pranzo l'abbiamo passato nella Choir Room a cantare canzoni di NY come sempre, mancano 3 giorniiiiiiiiiiiii!
Tutti siamo mega super iper eccitati, lo neghiamo, ma appena ci guardiamo negli occhi iniziamo a ridere e a fare i versi che fanno le ragazzine ai concerti.
Sogno di andare a New York da sempre e ora manca cosi' poco mamma mia, so gia' che piangero' a Times Square!
Non vedo assolutamente l'ora, spero di riuscire a vedere tantissime cose di New York, di certo non passero' il tempo nella camera del mio hotel (anche se dal sito sempre un hotel coi fiocchi) o a dormire, il mio obiettivo e' quello di andare in giro e scoprire New York.
Dopo scuola ho avuto allenamento di calcio e domani dovremmo (se il tempo permette) andare a Laramie per una partita, io non dovrei giocare perche' con la scusa dei concerti ho saltato un paio di pratiche, ma va beh posso sempre farmi un giro per il Wyoming e saltare inglese che non fa mai male.
Questo e' tutto, secondo me questo pesce d'aprile realizzato dai fratelli Frascadore meritava un post nel mio blog, e' stato davvero divertente :)
Splendete Stelle del Cielo
Giulia