15 aprile 2014

New York State of Mind

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Buongiorno Stelline!
No, non attaccatemi ho rispettato il mio accordo di aggiornare il blog una volta alla settimana, il problema e’ che quell cornuto di blogger non mi carica I post, ah MAI UNA GIOIA!
Se tornassi indietro aprirei il blog con Wordpress, Google mi ha deluso troppo.
Per la vostra gioia, vi beccherete 4 post pubblicati lo stesso giorno, eh pace amen, in Italia si avvicinano le vacanze pasquali, vi ho trovato qualcosa da fare mentre ve magnate la colomba e aprite l’uovo di Pasqua!
Ok Giulia tappati la bocca altrimenti scrivi un romanzo al posto dell’introduzione, care personcine tatatataaaaa il post su NEW YORK!
Iniziando con ordine siamo partiti il giovedi dopo scuola, come bagaglio mi sono portata il mio trolley roncato (Italian Style, Italian quality) che ormai h visto piu’ aerei di George Clooney in Up e Tom Hanks in the Terminal, e la borsa da calcio.
Saremmo stati via solo 3 giorni quindi non mi sono portata il mondo, giusto l’indispensabile anche perche’ di stare un’ora al Baggage Claim a Newark non mi andava proprio.
Abbiamo preso il bus (quello giallo tutto mmmericano) e abbiamo guidato per 4 ore in direzione Denver.
A Denver abbiamo passato la notte in hotel perche’ il nostro aereo sarebbe stato la mattina dopo.
Ore 6 siamo pronti all’aeroporto di Denver, che tra l’altro adoro ma va beh sono dettagli, io ormai sono talmente nauseata dagli aeroporti e da tutti I super controlli che ero davanti a tutti.
Il nostro aereo doveva partire alle 6 e papapapaaaa 2 ore di ritardo, e quindi alla fine della fiera siamo partiti alle 8 e qualcosa.
Il capitano per scusarsi (e sai che me ne faccio delle tue scuse, non volate united, la schifo) ha offerto la free tv a tutti.
Devo dire che la televisione gratis e’ stata la cosa migliore del volo, di solito la United ti da’ una lattina intera quando fai lunghe tratte, stavolta con il cavolo un bicchierino di acqua e non c’era nemmeno il ghiaccio.
United ti schifo, ah si questo l’ho gia’ detto.
Durante il terribile volo, pieno di vuoti d’aria e giramenti a vuoto sopra Newark perche’ la torre di commando non sapeva dove far atterrare l’aero, mi sono guardata “The Book Thief” che devo dire mi e’ piaciuto ma  ho trovato anche leggermente pesantuccio in alcuni punti, e meta’ di Frozen, mamma mia quell film lo conosco a memoria ormai e mi chiedo se anche in Italia abbia avuto tanto successo.
Siamo arrivati a Newark e il nostro bus e’ venuto a prenderci per portarci al Westin hotel in Times Square (vi direi di andarci ma costa un capitale).
Siamo arrivati a NY e avevamo giusto il tempo di mangiare qualcosa perche’ poi avremmo avuto le nostre prime prove per il concerto.
Io Ema, Bailey, Corinne, e altri cantanti siamo andati in una panineria di fronte e abbiamo mangiato dei panini che erano la fine del mondo, il mio aveva il Granbiscotto, non vi dico quanto erano felici le mie papille gustative.
Abbiamo mangiato mega velocemente e siamo corsi a cantare, le prove erano in una stanza da ballo immensa, tutta decorata e con quell lampadari di cristallo che sberluccicano tutti.
Sono entrata e un ragazzo della Manhattan Concert Production (MCP e facciamo prima) mi ha detto “CIAO TESORO SAI DOVE DEVI ANDARE?”, io ovviamente lo sapevo, ma quando un bel giovine incravattato si offer di darti aiuto perche’ non rifiutare.
Mi ha indicato il mio post che era contrassegnato da un pass con il mio nome che abbiamo dovuto indossare per tutti tre I giorni, mi ha augurato in bocca al lupo e regalato una matita della MCP.
Eravamo mischiati con altri cori ed io avevo accanto una ragazza che era veramente stonata e pure annoying, per fortuna Brooke e Payton dietro di me mi hanno rallegrato la serata.
Il nostro direttore era mister Alan Raines, che si e’ presentato con una camicia hawaiana per tre giorni di fila, l’abito non f ail Monaco e gli americani non sanno vestirsi.
Sono state 3 ore di rehersal ma sono davvero volate ed e’ stato divertente cantare insieme e instaurare subito un legame con persone che non avevo mai visto.
Finito il Rehersal G ci ha dato il permesso di girare per Times Square visto che non eravamo ancora usciti per NY.
Che dire, toglie davvero il fiato, non sapevo dove guardare, non potevo credere che mi trovavo davvero li.
Io Ema Kayla Dallas Drew e Sofia siamo stati insieme tutta la sera, siamo stati al M&M’S world, dove ho visto il muro di m&m’s piu’ grande del mondo,da ToysRUs, un negozio di giocattoli talmente grande che all’interno ha una ruota panoramica.
Abbiamo passato qualche minuto da Forever21 e H&M di cui non me ne fregava davvero una mazza e poi era gia’ ora di tornare al WEST IN per il coprifuoco.
Il primo dei giorni a NY non e’ stato questo gran che, e’ stato il giorno del viaggio, ma vi assicuro che quando ho realizzato di essere davvero nella grande mela mi e’ mancato il respiro.
Splendete Stelle del Cielo
Giulia

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