21 gennaio 2014

Cavillo sulla Cronologia

Buongiorno Stelline,
Prendendo esempio da George R.R. Martin, ho pensato che fosse il caso di scrivere un post che ho chiamato Cavillo sulla Cronologia.
Come avete certamente notato non ho aggiornato il blog per moltissimo tempo, e poi tutto d’un tratto sono apparsi post uno dietro l’altro e molti di voi saranno rimasti con una faccia della serie WHAT THE HECK? Perche’ almeno a me non sembra normale postare un post riguardante il Natale il 13 gennaio.
Il motivo e’ semplice, blogger ha deciso di non funzionare per un lungo periodo di tempo, ma non il sito internet, sto parlando dell’app, che mi diceva e mostrava I post pubblicati, ma in realta’ erano in bozze.
A causa di questo inconveniente ho dovuto aspettare di tornare a scuola e utilizzare il computer della scuola per riscrivere tutti I post e pubblicarli.
La realta’ e lo scopo di questo post non e’ pero’ solo quella di spiegarvi I miei mille mila problemi informatici, questo post nasce mentre sono seduta sul mio letto, dopo aver iniziato a preparare una valigia, me ne sto andando, dopo 5 mesi ho capito che non avrei dovuto farmi rovinare l’esperienza da una sorella esterica, e cosi’ ho deciso di chiedere un cambio famiglia.
Trovo giusto che una decisione cosi’ drastica vada spiegata per bene, e quindi cerchero’ di riassumervi tutto quello che e’ successo fino ad ora e a voi lascero’ l’ardua sentenza.
LUNEDI’: Finito allenamento di scii vado a cambiarmi come al solito, mi sto cambiando quando mi arriva una telefonata di Ashley che mi chiede dove sia, le dico che sono negli spogliatoi e mi sto cambiando, mi sento dire di muovermi, che non c’e’ bisogno di cambiarsi perche’ non faceva freddo (-10 gradi e nevicava) e che sarei potuta benissimo uscire in pantaloncini e canottiera.
Sono salita in macchina e mi sono sentita dire che sarebbe stata l’ultima volt ache mi avrebbe aspettato, la prossima volta se ne sarebbe andata a casa da sola.
Ho fatto finta di niente, sono arrivata a casa e l’ho ignorata tutta la sera.
MARTEDI’: La mattina stava nevicando e quindi il vetro della macchina era ghiacciato e coperto din eve, prendo l’attrezzo apposito e inizio a togliere il ghiaccio dalla mia parte (come ho sempre fatto) Ashley esce di casa e mi urla addosso che devo salire in macchina perche’ dobbiamo andare, salgo in macchina e quella riapre la portiera dicendomi che dovevo aiutarla.
Arriviamo a scuola a 7.54 e le lezioni iniziano a 7.53 e lei mi urla addosso che se dovesse prendere il ritardo e’ solo per colpa mia perche’ non l’ho aiutata a togliere il ghiaccio.
Incazzata e infastidita le rispondo che se invece di criticare sempre me che sono pronta 10 minuti prima di lasciare casa fosse stata pronta anche lei non saremmo arrivate in ritardo.
La mia pazienza era decisamente andata, e nel cammino verso scuola ho mandato un messaggio alla coordinatrice chiedendole se avremmo potuto parlare al piu’ presto.
Finita scuola mi arriva un messaggio di Ashley dove mi chiede scusa per la mattina e la sera precedente utilizzando la scusa del HO AVUTO UNA BRUTTA SETTIMANA.
Le scuse mi insospettiscono e non le accetto e faccio bene perche’ mentre siamo in macchina noto che nella cronologia della conversazione con sua madre un messaggio recita GIULIA WANTS TO TALK WITH THE IEC TONIGHT.
Come potete dedurre ho fatto 2+2, ho fatto finta che tutto fosse ok e mentre andavamo all’allenamento Ashley mi ha chiesto scusa un’altra volta.
Finito allenamento arriviamo a casa e prima di entrare mi sento dire che entro la mattina seguente voleva che tutte le mie cose che si trovavano sulla sua macchina dovevano sparire, le mie cose erano un cappello e un paio di guanti, perche’ parte del disordine sulla sua macchina era causa mia, no dai davvero.
La sera chiamo la coordinatrice, le spiego la situazione non andando troppo a fondo con dettagli o racconti particolari, le dico che second oil mio punto di vista io e mia sorella non siamo fatte per stare insieme, che ho provato in tutti I modi di stabilire un contatto ma che mi sento perennemente a disagio e un peso nei suoi confronti.
La coordinatrice mi risponde che conosceva il problema perche’ gliene avevo gia’ parlato ad ottobre  e che comunque apprezzava il fatto che ci avessi riprovato.
Mi dice che il motivo non e’ tanto grave da dovermi portar via istantaneamente dalla famiglia e che secondo la prassi dobbiamo fare un incontro per discutere della faccenda, l’incontro viene fissato per domenica.
MERCOLEDI’: Inizio a togliere nuovamente il ghiaccio, questa volta dalla sua parte e indovinate? Mi dice che puo’ arrangiarsi da sola.
Che dire, ragazzi regalatemi una bacchetta magica perche’ io questa tipa non la capisco assolutamente.
GIOVEDI’: Questa volta siamo gia’ a scuola anche se ovviamente mi sono beccata la solita sgridata perche’ non le andata nuovamente bene come avevo tolto il ghiaccio dalla macchina.
La sto aspettando per andare insieme a scuola, e questa mi urla VAI LA SAI BENISSIMO LA STRADA PER ANDARE A SCUOLA NON HAI BISOGNO DI ME.
Me ne vado e non dico nulla, domenica si sta avvicinando sempre di piu’ ho pazientato tanto, posso far finta ancora una volta di niente e aspettare domenica.
Finita la pratica di sci scopro che lei voleva uscire con una sua amica, chiama sua madre che si incavola perche’ aveva la cena pronta e si aspettava che la figlia tornasse a casa, io non so cosa avrebbe fatto vostra madre, ma la mia non mi avrebbe assolutamente permesso di uscire con la mia amica e mi avrebbe detto di tornare a casa, e molto probabilmente il giorno dopo non mi avrebbe fatto trovare pronta la cena.
Ovviamente la mia mamma ospitante chiede cosa avrei fatto io, mia sorella risponde con un, ah si e’ vero e va beh me la portero’ dietro.
VENERDI’:  Indovinate? Nuova sclerata, per fortuna stamattina non c’era quell cavolo di ghiaccio sulla macchina, che poi basterebbe mettere un cazzo di telo sulla finestra e non si formerebbe sempre questo cavolo di ghiaccio.
Sto aspettando di salire sulla macchina e questa mi urla SALI GUARDA CHE LA MACCHINA E’ SEMPRE APERTA PERCHE’ VIVIAMO NELLA FOTTUTA CAMPAGNA.
Salgo sulla macchina e non dico nulla, alla fine domenica e’ sempre piu’ vicina, e fino a stasera non la vedro’, quindi posso andare avanti.
Per grazia divina quel pomeriggio non ci sarebbe stato allenamento di sci, che tra l’altro ritengo estremamente inutile e non finalizzato allo sport, ma questi sono dettagli.
Arriviamo a casa e mia sorella avverte sua madre che il giorno dopo finita la pratica di scii sulla montagna sarebbe andata a vedere un film con dei suoi amici, mentre io sarei stata a casa, grazie tesoro ti voglio bene anche io.
SABATO: Sono andata a dormire molto tardi e mi sono svegliata presto per essere pronta perche’ quell’amore di sorella mi aveva detto che se non fossi stata pronta in tempo non si sarebbe fatta problemi a lasciarmi a casa.
Ero pronta, 10 minuti prima di partire avevo gia’ caricato in macchina tutto quello che mi serviva e stavo iniziando a togliere il ghiaccio, ho iniziato dalla parte del guidatore, e lei ha iniziato a dire che la voleva fatta in una maniera diversa, che da sola sarebbe uscita meglio, e allora a questo punto sono scoppiata, ho aperto la macchina, ho preso le mie Quattro cose e sono tornata a casa.
Sono entrata in casa e ho detto che non sarei andata a sciare, la mia hmom ha provato a dirmi che ero obbligata ad andarci ed io le ho risposto che nella mia vita avevavo soltanto l’obbligo di morire e tutto il resto era una mia scelta.
Entrambe hanno provato a convincermi ed andare, ma io ero davvero incazzata nera e questa volta non avrei lasciato che mi sottomettesse.
Ero in camera, e la mia hmom entra e dice che vuole parlarmi, mi fa tutto un discorso dicendo che non pensava che il rapporto tra me e mia sorella fosse arrivato fino a questo punto, non hai le fette di salame sugli occhi, molto peggio tesoro mio.
Alla fine della fiera io mi sono quasi presa tutte le colpe perche’ non ne avevo parlato con lei e il comportamento di sua figlia era giustificato perche’ lei aveva avuto una brutta settimana, dovuta al fatto che uno le ha dato due di picche….fatti due domande e datti due risposte.
Ho passato il mio sabato in camera, a parlare con amici e parenti su Skype e programmare cosa avrei detto il giorno dopo alla coordinatrice.
DOMENICA: e cioe’ oggi, mia sorella pretende delle scuse, se le scorda, e il fatto che le pretenda solo lei mentre io non ne deservi mi da’ un motivo in piu’ per non scusarmi con lei.
Erano venuti a trovarci I bambini, e giuro che mi piangeva il cuore mentre pensavo che sarebbe stata l’ultima volta che li vedevo.
Ho iniziato a mettere ordine in camera mia, non sapevo quando mi sarei trasferita dalla coordinatrice, ma in questa camera ho un sacco di sacchetti, e cassetti e quindi non volevo dimenticare qualcosa il giorno prima di andarmene, e poi la coordinatrice non sarebbe arrivata fino alle 17.30 quindi dovevo impiegare il tempo in qualche modo.
Stavo sistemando le cose quando la mia hmum entra un’altra volta in camera mia e mi fa un altro discorso dicendo che anche lei litigava spesso con sua sorella ma che poi avevano trovato un equilibrio e che ora si volevano molto bene.
Io l’ho ascoltata per rispetto, ma credo che avesse capito da sola che non ero interessata e che le sue mi sembravano frasi fatte.
Dopo cena ho iniziato a scrivere questo post, che poi ho interrotto quando ho chiamato Fede per parlare della situazione e discutere di qualcosa che sta caratterizzando la sua vita, che scoprirete quando aggiornera’ il suo blog, io non voglio anticiparvi nulla.
Stavo parlando con Fede e sent oil campanello suonare, vi assicuro che e’ stato come sentire I cori angelici, finalmente la coordinatrice era arrivata.
Il nostro incontro e’ stato strutturato in 3 parti, nella prima avremmo parlato tutti insieme, nella seconda io da sola con la coordinatrice, poi lei da sola con la mia hmum e mia sorella e poi ci saremmo riuniti per una soluzione finale.
Ci sediamo a tavola e iniziamo a parlare da quello che era successo sabato mattina, ovviamente mia sorella fa parlare me, perche’ figurati se si prende la responsabilita’ di parlare per prima.
Le dico la mia versione della storia, e dopo che ho raccontato tutto la coordinatrice mi chiede come mi fossi sentita.
Le ho detto che ero incazzata, soprattutto per il fatto che non le vada mai bene nulla di quello che faccio e che deve sempre trovare qualcosa per cui giudicarmi e credersi migliore, che era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso, che forse avrei dovuto reagire diversamente ma in quell moment oil cervello mi aveva detto di compiere quell’azione e per una volta ho deciso di ascoltarlo. E che ero anche orgogliosa di me perche’ finalmente era ritornata la Giulia che conoscevo.
Ha chiesto a mia sorella come si era sentita e dopo un I DON’T KNOW, vi assicuro che in tutta la sera ne avra’ detti almeno una 30ina, ha detto che in parte si era sentita colpevole per via del fatto che io non ero andata a sciare ma che alla fine era contenta perche’ visto che I miei stivali erano troppo grandi mi sarei potuta far male.
La coordinatrice mi ha guardato e mi ha chiesto cosa provassi nei confronti di Ashley, e io le ho detto che mi sentivo come un peso che non vuole avere sulla schiena e che non aspetta altro di gettare, e’ calato il silenzio mi sono ritrovata 6 occhi puntati addosso, la coordinatrice mi ha guardato e mi ha detto: TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI DETTO? E’ UNA COSA MOLTO NEGATIVA, io ovviamente ho detto che ero pienamente consapevole di quello che avevo detto, avevo appena finito di parlare e mia sorella dice che quello che ho detto e’ molto negativo, ma e’ vero ed e’ quello che lei prova.
Io le ho cambiato le abitudini e la routine, perche’ lei l’anno scorso era abituata ad andare a casa dalla sua migliore amica tutti I giorni, mentre quest’anno non poteva farlo perche’ lei aveva me come responsabilita’, che lei non ama I cambiamenti e che non pensava che le cose sarebbero cambiate cosi’ tanto nella sua vita.
Ssono stata zitta ma avrei voluto chiederle perche’ aveva scelto di ospitare me se amava la sua vita cosi’ come era, ma soprattutto viene lei a parlarmi di cambiamenti, quando io ho fatto il cambiamento piu’ grande della mia vita.
Poi ha parlato la mia hmom e ha detto che mia sorella si aspettava una persona diversa da quella che sono, te lo dico io cosa si aspettava tua figlia, si aspettava un’altra bambolina da mettere nella sua collezione e giocare solo quando ne aveva voglia.
Mi  hanno accusato del fatto che non parlo e la coordinatrice era sorpresa di questo fatto e I ha chiesto quanto parlo in Italia e le ho detto che in Italia le persone mi dicono di stare zitta e che a volte addirittura ho talmente tante cose da dire che parlo sopra alle persone.
Le ho detto chiaramente che con Ashley mi passa la voglia di parlarle, perche’ non ho intenzione di parlare con un ache mi tratta di merda e poi quando la luna le gira mi ritratta di nuovo bene.
La coordinatrice mi ha chiesto se mi sentivo a mio agio quando passavo tempo con Ashley, le ho detto di no, che alla mattina non vedo l’ora di arrivare a scuola per vedere I miei amici e perche’ non l’avrei vista fino alla sera.
La mia hmom ha detto che molto probabilmente avevamo bisogno di passare del tempo completamente da sole facendo cose completamente diverse, ed e’ saltato fuori che a mia sorella non facesse piacere che fossi nella squadra di scii, ma dai non potevi dirmelo prima visto che lo odio e avrei preferito prendere seriamente le audizioni per il musical?
La coordinatrice ha provato a darci dei consigli, ma ovviamente e’ emerso sa entrambe le parti che non avrebbero mai funzionato, e io sono scoppiata dicendole che non mi sentivo accolta per nulla, che so benissimo che alla mia graduation mancano 121 giorni e lo so perche’ li ho contati e che questo anno sta diventando una palestra di vita davvero dura, capisco che debba esserlo, ma vorrei avere anche dei momenti felici.la coordinatrice ha pensato che fosse il momento di chiudere la prima parte e procedere per parlare separatamente.
Siamo scese nel basement ci siamo seduti sul divano e lei mi ha chiesto quale sarebbe stata la mia decisione per il resto dell’anno, le ho detto che era visibile e palpabile che mia sorella non mi volesse piu’ in casa sua e che quindi la soluzione migliore per lei per renderla felice e perche’ io sarei stata bene sarebbe stata quella di andarmene.
Mi ha guardato e mi ha detto che nelle mie parole c’era troppo dolore, che dentro di me c’era tanta rabbia e che la mia esplosione del giorno prima era stata davvero la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
Mi ha detto che questo intervento sarebbe stato verbalizzato e che I miei genitori sarebbero venuti a conoscenza di tutto e quindi di avvisarli prima che ricevessero strane telefonate, le ho risposto che I miei genitori sapevano tutto e che appoggiavano ogni mia decisione perche’ mi credono matura e adulta abbastanza per decretare una mia decisione.
Ho aspettato nel basement e quando erano pronte siamo saliti di sopra, li’ abbiamo deciso che il 28 di Gennaio mi sarei trasferita a casa sua e poi lei avrebbe iniziato la ricerca di una nuova famiglia, devo aspettare ancora una settimaan perche’ lei sara’ fuori citta’, ma tanto ormai ho sopportato Ashley per 5 mesi, cosa vuoi che sia un’altra settimana.
Questo e’ tutto, vi faro’ sapere come procedera’ la faccenda, concludo solo con una frase LIBERA NOS DOMINE ALLELUJA!
Splendete Stelle del Cielo
Giulia

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